L’intervento può avere diversi scopi: aumentare il volume del seno, correggere le asimmetrie mammarie, correggere il rimpling (contorni visibili del profilo protesico in pazienti magre sottoposte a mastoplastica additiva con protesi), o migliorare l’aspetto delle cicatrici retraenti post-mastectomia e/o radioterapia.
Il chirurgo trasferisce il grasso purificato, prelevato per lipoaspirazione da zone di accumuli adiposi indesiderati, solitamente fianchi, addome e cosce, iniettandolo nella mammella. Con questa metodica si ottiene un seno con un aspetto naturale visivo e tattile.
Non sono possibili reazioni di rigetto.
La durata dell’intervento varia da 2 a 3 ore.
Solitamente si esegue in anestesia generale.
Può essere previsto il ricovero di una notte.
I possibili effetti collaterali includono ecchimosi, dolore, gonfiore, solitamente risolvibili spontaneamente entro alcuni giorni.
Dopo l’intervento la paziente dovrà indossare un reggiseno sportivo ed una guaina nella zona di prelievo del grasso per 2-3 settimane.
La paziente può riprendere l’attività lavorativa dopo una settimana e quella sportiva dopo 3 settimane.
Il grasso iniettato nella mammella, mediante questa tecnica, è ricco di cellule staminali, ma può riassorbirsi parzialmente (10-30%) diminuendo l’effetto volumentrico ottenuto e quindi richiedere ulteriori sedute operatorie volumizzanti.
Dopo 6 mesi il risultato può considerarsi definitivo e va manenuto cercando di mantenere costante il peso corporeo.